05.08.2010 // Il Cielo d'Irlanda // Capitolo 10 // Kylemore Abbey

L'Abbazia di Kylemore è una delle principali mete del Connemara. La sua posizione sul lago, la cornice delle Twelve Bens, i bellissimi giardini, mi accolgono in uno scenario incredibile. Pur essendo un complesso abbastanza recente, ha un fascino particolare, legato all'atmosfera di grande fascino e malinconia che traspare da ogni particolare sia architettonico che naturale.



La chiesa gotica di Kylemore rappresenta il simbolo della tristezza di questi luoghi, legati indissolubilmente alla tragedia familiare del suo fondatore, il finanziere Mitchell Henry, la cui moglie morì tragicamente dopo un viaggio in egitto, appena quattro anni dopo la costruzione della tenuta. In seguito, infatti, il complesso passò alle suore di Ypres che ne fecero un'abbazia.

04.08.2010 // Il Cielo d'Irlanda // Capitolo 09 // Roscommon County

Inizia il viaggio verso ovest, che mi porterà da Dublino al Connemara. La prima grande sorpresa è il Lough Ree, grande distesa d'acqua a riflettere un cielo in perenne cambiamento. Attraversando il Roscommon verso Mayo, la luce disegna lampi di verde smeraldo tra i pascoli delimitati da muretti a secco, illuminando a tratti le piccole stradine strette tra le siepi di fucsia e gli antichi ovili di pietra squadrata. Nel cuore di questo paese il traffico scompare, le persone che incontro mi salutano dai furgoncini agricoli: tutto scorre tranquillo mentre punto verso Mayo.

04.08.2010 // Il Cielo d'Irlanda // Capitolo 08 // National Botanic Gardens

I Giardini Botanici d'Irlanda, a Glansnevin, nella parte nord della periferia di Dublino, sono inaspettatamente grandi e pieni di colori. Il fascino liberty delle grandi serre con microclimi tropicali, cascate, palme, mi accoglie in piccoli mondi lontani dal cielo scuro e piovoso all'esterno. Dalle serre si arriva agli stagni coperti di ninfee multicolori, e infine al roseto incredibilmente rigoglioso. Tutto ciò che è vegetale qui prospera straordinariamente, fiori, piante e alberi giganteschi, come vedremo in tutti i grandi parchi d'Irlanda.

03.08.2010 // Il Cielo d'Irlanda // Capitolo 07 // Temple Bar

Barra an Teampaill, il cuore della Dublino medievale, invasa di pub, turisti, pub per turisti, cartelli, bandiere, musica. Il peggio ed il meglio, forse, di questa strana città. L'odore del tabacco e della guinness, del legno e della pioggia. Allegria e tristezza.

03.08.2010 // Il Cielo d'Irlanda // Capitolo 06 // Dublin Castle

Sotto il cielo scuro e in continuo cambiamento, il Castello di Dublino mi appare in tutta la sua fredda austerità. Gli ampi spazi vuoti, le finestre dai riflessi dorati, le grandi statue che sorvegliano gli ingressi, le geometrie architettoniche, tutto trasmette sensazioni contrastanti, tutto è accogliente e scostante, una costante che ritroverò praticamente ovunque in questo paese.

03.08.2010 // Il Cielo d'Irlanda // Capitolo 05 // St. Patrick

Dublino è l'unica città al mondo con due cattedrali. Infatti St. Patrick divide con la Christ Church il primato di principale chiesa della città, situazione probabilmente dovuta al fatto che la prima è retta dal sistema ecclesiastico "regolare", la seconda da uno specifico ordine religioso. Quello che mi colpisce maggiormente di questa cattedrale è la luce calda e diffusa, riflessa dai decori estremamente complessi dei pavimenti. Nonostante lo slancio della navata, l'impressione è di una solidità imponente, sollevata con potenza verso l'alto. L'incredibile complessità e bellezza delle vetrate è, come in molte cattedrali nordiche, una chiave costruttiva (e non solo decorativa) fondamentale, a voler rappresentare chiaramente l'idea di una struttura fatta di pietra e di luce, di leggerezza e solidità, di altezza e di profondità.

03.08.2010 // Il Cielo d'Irlanda // Capitolo 04 // Dublin Streets

Le strade di Dublino hanno la fredda tranquillità di una mattina qualsiasi. Le persone, gli alberi, i mattoni, si susseguono nel cammino che mi porta a St. Patrick. Mi fermo a mangiare un tramezzino al Cheddar Cheese su Bride Street. I mattoni, gli alberi, le ringhiere, i bus. C'è più silenzio che rumore. Le commesse qui sono gentili, ma a volte mi fanno sentire a disagio. Ho sempre paura di violare una regola sconosciuta, di dire la parola sbagliata. Bevo una coca light. Esco.

03.08.2010 // Il Cielo d'Irlanda // Capitolo 03 // Cricket

Appena fuori dal Trinity, sotto un cielo di piombo, gli schiocchi delle mazze da cricket attirano la mia attenzione. Nel grande campo verde, gli uomini ripetono i gesti di un gioco che è tra il rito e la danza. Ragazzi ed anziani assistono dalle panchine, in silenzio o chiacchierando piano. L'odore del tabacco e del Fish&Chips è nell'aria, mescolato a quello dell'erba e della pioggia, mentre mi incammino verso St. Patrick.

03.08.2010 // Il Cielo d'Irlanda // Capitolo 02 // Il Trinity College

Il Trinity College, o per la precisione "College of the Holy and Undivided Trinity of Queen Elizabeth near Dublin", è il tempio della cultura e della ricerca irlandese. Tra i palazzi austeri, nonostante le vacanze estive, c'è un continuo movimento di persone, studenti, insegnanti, turisti, ospiti del Campus che durante i mesi estivi si trasforma di un albergo/ostello. Gli studenti fumano la pipa sulle panchine, in una atmosfera molto formale ma anche piena di convivialità. Alcuni di loro potrebbero essere Dean Swift o Samuel Beckett, perché in questi quadrilateri si sono formati e si formano continuamete scrittori, scienziati, presidenti e premi Nobel.

03.08.2010 // Il Cielo d'Irlanda // Capitolo 01 // Dublin

Il cielo che mi accoglie a Dublino è una coperta scura e pesante che si stende da orizzonte a orizzonte. Passeggiando sul Liffey, l'odore del caffé dei chioschi si mescola a quello di pioggia. La via che porta al Trinity College cammina tra i portoni colorati di Townsend Street e i pub chiusi: Dublino sembra addormentata e sveglia nello stesso tempo, coi suoi rumori di fondo e i suoi improvvisi silenzi.