L'anello dei Tre Passi
Passo della Novena - Furkapass - San Gottardo
- Album fotografico
Dalla Valle di Bellinzona risaliamo verso Airolo, deviando prima del San Gottardo verso il Nufenenpass (Passo Novena, 2478 m.), il valico alpino più alto della Svizzera, dove i tornanti portano molto rapidamente ben oltre i 2000 metri. In alto, incontriamo un piccolo rigagnolo che scende da una conca: sono le sorgenti del Ticino, che solo 248 km più a valle, dopo aver attraversato il Lago Maggiore, si getterà nel Po. Raggiunta la sommità del passo, dove l'aria rarefatta ingolfa i motori, troviamo un bel laghetto alpino e un punto di ristoro molto panoramico. La discesa verso la valle del Rodano è ripidissima, a tornanti incredibilmente serrati: le orecchie si chiudono e i freni si scaldano.multuose acque del Rodano, che qui è poco più di un piccolo torrente. Mentre risaliamo verso il Furkapass (2436 m.), alla nostra sinistra già si staglia la gigantesca massa del ghiacciaio del Rodano, da cui con un rombo possente scaturisce la cascata che dà origine al fiume, mentre a tratti scorgiamo la vecchia ferrovia a cremagliera, temeraria opera dei primi del 900, oggi utilizzata solo a scopi turistici. Dopo un primo tratto che costeggia la montagna, la strada si inerpica di colpo su una p
Arrivati a fondovalle, dopo un breve rifornimento, si riparte verso Gletsch, suggestivo paese attraversato dalle tuarete praticamente verticale, un vero capolavoro di ingegneria stradale che ci consente di risalire fino ad un punto di ristoro arroccato sul fianco della montagna. Da qui è possibile visitare, pagando qualche euro, una breve ma estremamente suggestiva galleria scavata all'interno del ghiacciaio, nella quale la luce attraversando il ghiaccio assume delle tonalità di blu assolutamente emozionanti.
Tornati all'esterno, rimontiamo ancora per un breve tratto fino a raggiungere la sommità del passo, da cui inizia un'altra discesa vertiginosa, tra una miriade di tornanti a strapiombo (senza alcuna protezione a valle se non qualche rado paracarro). La strada si restringe parecchio e induce alla prudenza, facendoci arrivare lentamente a fondovalle e alla cittadina di Realp. Da qui, poco prima di Andermatt, deviamo sulla destra verso il Passo del San Gottardo (2091 m.), risalendo molto velocemente tra ampi tornanti e valli ombrose fino al valico, quindi scendiamo inizialmente con l'ampia e moderna strada statale: è possibile imboccare anche la vecchia e affascinante cantonale della Val Tremola, interamente rivestita di pavé, che da secoli mette alle prova la resistenza dei viaggiatori con il suo fondo irregolare. Solo in vista di Airolo, quando dobbiamo scegliere tra autostrada e pavé, optiamo per la vecchia via attraverso la quale raggiungiamo il fondovalle, assaporando il fascino di una strada difficile ma unica al mondo.
Tornati all'esterno, rimontiamo ancora per un breve tratto fino a raggiungere la sommità del passo, da cui inizia un'altra discesa vertiginosa, tra una miriade di tornanti a strapiombo (senza alcuna protezione a valle se non qualche rado paracarro). La strada si restringe parecchio e induce alla prudenza, facendoci arrivare lentamente a fondovalle e alla cittadina di Realp. Da qui, poco prima di Andermatt, deviamo sulla destra verso il Passo del San Gottardo (2091 m.), risalendo molto velocemente tra ampi tornanti e valli ombrose fino al valico, quindi scendiamo inizialmente con l'ampia e moderna strada statale: è possibile imboccare anche la vecchia e affascinante cantonale della Val Tremola, interamente rivestita di pavé, che da secoli mette alle prova la resistenza dei viaggiatori con il suo fondo irregolare. Solo in vista di Airolo, quando dobbiamo scegliere tra autostrada e pavé, optiamo per la vecchia via attraverso la quale raggiungiamo il fondovalle, assaporando il fascino di una strada difficile ma unica al mondo.
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