| Tra il 3 e 6 aprile reparti tedeschi e fascisti della Guardia Nazionale Repubblicana accerchiano la zona del Tobbio partendo da Busalla, Pontedecimo, Masone, Campo Ligure, Mornese, Lerma. All'operazione partecipano alcune migliaia di uomini, per la maggior parte soldati tedeschi appoggiati da quattro compagnie della Guardia Nazionale Repubblicana (due provenienti da Alessandria e due da Genova) e da un reparto del reggimento di bersaglieri di stanza a Bolzaneto. Il 6 aprile iniziano gli scontri armati e mentre la 3° Brigata Garibaldi Liguria cerca di rompere l'assedio dividendo i propri uomini in piccoli gruppi, la Brigata Autonoma Alessandria cerca una disperata difesa alla Benedicta e a Pian degli Eremiti. Il Monastero della Benedicta, in cui si erano rifugiati gli uomini disarmati o meno esperti (secondo le testimonianze dei superstiti la grande maggioranza degli uomini delle due divisioni era male armata o non armata) viene minato e fatto esplodere. Catturati i partigiani, iniziano le fucilazioni eseguite da bersaglieri repubblichini. Vengono uccise in scontri e fucilazioni 147 persone, poi gettate in una fossa comune. Si salva solo Giuseppe Ennio Odino, ritenuto morto. |
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